Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, benedice la telecardiologia “pubblica” e il direttore generale del Policlinico, Vitangelo Dattoli, gongola. Proprio non riesce a tenere a freno il sorriso. In un paio di occasioni gli si vedono persino i denti. È felice perché ha avuto anche l’ultimo via libera, quello più importante e spera forse così che gli Uffici regionali sblocchino anche l’ultima parte del finanziamento appeso. Annuisce compiaciuto ad ogni sferzata del presidente. Il momento di maggiore apoteosi è quando il governatore, subito prima di ammettere di non aver seguito nessuna delle fasi preliminari della nascita del DSS Helis, in riferimento ai dubbi sollevati dall’Ipasvi, dai medici dello Smi, dal coordinatore del 118 di Taranto Mario Balzanelli, afferma: “Sono tutti dubbi che comunque non erano sufficienti a rimanere col vecchio sistema, che per una serie di ragioni era illegittimo per legge, era probabilmente molto pericolo e anche molto costoso perché aveva un livello di inadeguatezza molto elevato. C’erano molti falsi positivi che inducevano una serie di procedure ad altro costo, che impedivano il soccorso a chi ne aveva bisogno. Decisione totalmente condivisa da tutti, nel senso che anche coloro che individuano necesità di correzione non immaginano minimamente di rimanere col vecchio sistema”. Pericoloso? E il festival delle vanità per sottolineare quanto valido fosse il vecchio sistema andato in scena su giornali e televisioni anche nazionali? E gli studi scientifici accreditati a livello nazionale e internazionale?
Adesso, però, in esclusiva siamo in grado di farvi leggere la lettera integrale che l’ex magistrato leccese Dario Stefàno, ex assessore regionale e Senatore della Repubblica e presidente della Giunta delle Elezioni e delle Immunità Parlamentari, ha scritto all’ex magistrato e attuale presidente della Regione Emiliano il 24 settembre scorso.
“Caro Michele – scrive a penna il presidente – mi permetto di richiamare la tua attenzione sulla importante quanto preoccupante questione relativa al nuovo assetto diagnostico della telecardiologia”. Stefàno sa che la questione è preoccupante e subito mette in guardia il governatore. “Si decide, quindi, di internalizzare la telecardiologia al Policlinico di Bari, facendo ricorso ad un sistema digitale, ad oggi – dice il senatore – mai utilizzato su vasta scala … con l’uso di un software sperimentale non ancora certificato dal ministero come presidio sanitario”.
Il senatore chiede a Emiliano tutta la sua attenzione e sensibilità: “su una questione che considero rilevante”. La risposta del governatore della Puglia è arrivata poco più di un mese dopo, oggi, con la benedizione di tutta la giostra, pur sottolineando che ci sono ancora degli aspetti che gli ex colleghi della magistratura dovranno chiarire. Per il bene di tutti i pugliesi speriamo davvero vengano chiariti nel più breve tempo possibile.
Il nostro primo articolo documentato su questo assurdo scandalo, quello relativo al conflitto di interesse del dottor Amoruso, è stato pubblicato una settimana dopo la lettera del senatore. Ha poi risposto a Stefàno? Ha tranquillizato anche lui in merito all’efficacia della piattaforma sperimentata quando non c’erano ancora i tablet, gli elettrocardiografi, la pre control room e la control room? Ritiene ancora illegittime le preoccupazioni dell’ex collega? Non ci fossimo stati noi oggi, allertati al telefono ieri sera quando ancora non si conoscevano ora e luogo della conferenza stampa, avrebbe recitato un monologo e il direttore generale del Policlinico probabilmente sarebbe stato ancora più contento. L’ultimo pensiero va a lei, dottor Dattoli. Stia tranquillo. La nostra inchiesta giornalistica, al contrario di quanto crede, non è a favore della Cardio on line e di chiunque altro. Facciamo solo il nostro lavoro e le carte che voi stessi avete prodotto e firmato dicono cose diverse dalle vostre parole.
L'articolo Scandalo telecardiologia, il senatore Stefàno scrive a Emiliano: “Questione preoccupante” sembra essere il primo su Edizione di BARI - Il quotidiano italiano.