Mirko Rizzi, 47enne ex commissario locale della Croce Rossa di Cremona, è stato condannato a tre anni di reclusione con interdizione perpetua dai pubblici uffici. Il tribunale gli ha infatti riconosciuto il reato di peculato: Rizzi, di fatto, si appropriato di circa 16mila euro, ricavato di tombola, tango e cena di beneficenza organizzati dalla sezione femminile dell’associazione.
Rizzi entra in Croce Rossa nel 2006, come volontario. Successivamente viene promosso a ispettore e nel 2010 viene nominato commissario locale. I fatti che gli sono contestati risalgono all’ottobre del 2011, quando la sezione femminile organizza un evento di beneficenza presso il palazzo della società Autostrade Centro Padane, in via Colletta, a Cremona. A fine serata, prima di essere versati come da prassi in banca, il danaro raccolto viene depositato nella cassaforte dell’ufficio di Rizzi, al primo piano dell’edificio di via Mantova, sede appunto della Croce Rossa di Cremona. Meno di quattro chilometri e circa dieci minuti di distanza.
Borsello perso per strada? No. Quando l’allora commissario provinciale Eleonora Ducoli Parisi, oggi presidente del comitato provinciale, scopre l’ammanco ed apre un’indagine interna, nella prima riunione convocata, Rizzi dichiara di aver perso (e poi ritrovato) le chiavi della cassaforte. È l’8 marzo del 2012 e subito dopo Ducoli Parisi presenta esposto in Procura. Per Rizzi il mistero dei soldi smarriti rimane. I giudici però, quelli del primo grado di giudizio, non hanno avuto dubbi.
L'articolo Croce Rossa, a Cremona tre anni di carcere per l’ex commissario locale Rizzi: fece sparire 16mila euro sembra essere il primo su Edizione di BARI - Il quotidiano italiano.